Ieri, con un sms è arrivata la triste notizia della morte di Teresa Sarti Strada, presidente di Emergency.
Sapevo del male con cui stava combattendo sin dagli esordi della malattia, un paio di anni orsono; ha combattuto come una leonessa e non c'è da stupirsi, ha sempre combattuto contro il male per tutta la sua vita.
Il nostro primo incontro risale a circa otto anni fa, la cosa che mi ha colpito, anche negli anni a venire, era la fisicità, la dolcezza dell'abbraccio con cui salutava chiunque; una dolcezza e una bellezza di un gesto che non deve trarre in inganno, Teresa era una donna determinata e ferma nelle decisioni.
L'ho incontrata molte altre volte da quel giorno, immancabilmente a Milano, in sede, il suo "ambiente naturale", o in televisione, o alla marcia della pace di Roma, per lei parlare con Cofferati, Prodi, Don Ciotti o l'ultimo dei volontari era la stessa cosa; una sera ad una cena lasciò il tavolo "vip" e si sedette al mio in un posto rimasto vuoto, voleva sapere tutto di noi, le interessava davvero.
Era una donna lungimirante, che sapeva guardare "oltre" all'apparenza, vedeva già come sarebbero state le cose dieci anni dopo, incredibile.
La rividi a Milano durante un briefing prima di partire per l'Afghanistan, era minata nel fisico ma non nello spirito, la sua serietà , la sua determinazione e la sua dolcezza mi hanno aiutato moltissimo nel prendere quella decisione e nel mantenere l'impegno; perchè in fin dei conti era una cosa normale nella sua straordinarietà, era il mio dovere.
Ecco, il dono più grande che Teresa ci lascia credo che sia proprio il senso del dovere, del dovere fare qualcosa, del non voltarci dall'altra parte se ci sono ingiustizie e la gente soffre.
Lei conferma la teoria che dietro ad un grande uomo c'è sempre una grandissima donna, dietro alle dichiarazioni vulcaniche e altisonanti di Gino, c'era la pacatezza e la schiettezza di Teresa, che metteva sempre tutto a posto, e che non esitava a stappare una buona bottiglia per ogni risultato raggiunto da Emergency.
Lei ha trasformato Emergency da una cena fra amici ad una realtà fondamentale delle ONG in Italia che opera in tanti paesi difficili, lei ha aspettato mesi in angoscia, per anni, durante le avventure di Gino in zone di guerra, sotto regimi di pazzi dittatori, a quei tempi non c'era Skipe o email, bisognava aspettare e basta, nel frattempo ha cresciuto una figlia e ha portato Emergency a livelli di eccellenza.
Non ti dimenticherò mai Teresa, la tua semplicità e il tuo stile rimarranno un esempio per me.
Per sempre.
Matteo
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